Amiamo la nostra regione, la Toscana, e abbiamo la fortuna di vivere in un luogo così disperso quanto vicino a gran parte della storia, della cultura e paesaggi naturali che questa regione possa offrire. Nelle pagine seguenti troverete alcune di queste mete, e attività, le nostre preferite, cercando di aggiornare ed integrare continuamente e scusandoci se abbiamo omesso o non ancora inserito qualcosa di altrettanto meritevole. Ogni meta troverete il link al sito web o alla sua posizione, in modo da avere la distanza dal nostro agriturismo.
Bagni di Lucca, nome del Comune ma di nessuno dei suoi paesi, è costituita da 24 frazioni che dal fondo valle si arrampicano sulle montagne a destra e sinistra del torrente Lima, su un territorio tale da renderlo il Comune montano più esteso d’Italia e dove l’uomo viveva già nell’età del bronzo, come da tracce rinvenute in alcune grotte in località Ponte Maggio.
Tutte da visitare, la più alta tra le sue frazioni è
Montefegatesi (850 m s.l.m.), con un monumento a Dante Alighieri, il quale prese spunto anche dal sottostante
Orrido di Botri per l’inferno della Divina Commedia.
La più lontana è
Lucchio (670 m s.l.m.), paese ormai quasi disabitato e arroccato su uno sperone roccioso ai piedi
della fortezza, e una chiesa, risalenti al primo medioevo.
Nel capoluogo, la Villa, alcuni edifici come il
Teatro Accademico del 1790, la chiesa inglese,
prima chiesa anglicana in Italia, realizzata nel 1800, oggi biblioteca comunale, il
cimitero inglese del 1842, Villa Ada, oggi abbandonata ma nel
cui parco sono attive le piscine comunali, sono traccia di quella che,
ahinoi, è stata la stazione termale più famosa d’Europa.
Le terme di Bagni di Lucca, già note ai tempi della Roma prima di Cristo, contavano nell’800 di sette
stabilimenti termali con acqua solfato-bicarbonato-calcica che sgorga fino a temperature di 54°C;
oggi è ancora aperto lo Stabilimento Bernabò,
sulla collina ad est del nostro agriturismo, e più a valle
l’Ospedale Demidoff, oggi centro di medicina olistica.
Ai piedi della collina il caratteristico paese di Ponte a Serraglio,
un tempo disseminato di Hotel e locali che ospitavano nobili ed artisti di tutta Europa: Elisa Bonaparte, Boccaccio,
Byron, Shelley, Heine, Carducci, Montale, Rossini, Verdi, Puccini, sono stati tra gli ospiti innamorati delle nostre
terme e dei nostri paesaggi o forse del Casinò, il primo casino
in Europa dove si è giocato alla roulette, realizzato nel 1839, citato anche ne “Il Conte di Montecristo” di Dumas.
Bagni di Lucca è stato tra l’altro il primo luogo in Italia con illuminazione pubblica elettrica (1886)
e qui è nato nel 1910 il movimento scout in Italia.
Da vedere il Ponte delle Catene, a Fornoli, realizzato
tra il 1844 e il 1860 su progetto di Lorenzo Nottolini, opera basata sull'innovativo metodo, per l’epoca,
di sospensione con catene in ferro.
Nel nostro territorio sono nate negli ultimi anni una moltitudine di associazioni che promuovono le risorse naturali legandole a diverse attività, allo sport e all’avventura. Elenchiamo di seguito quelle più vicine a noi che riteniamo di sicura considerazione.
Il Canyon Park si trova presso le Strette di Cocciglia, nel comune di Bagni di Lucca, un luogo magico dove acqua cristallina e pareti di roccia inaccessibili contornati dal verde dei boschi limitrofi meritano una visita solo per un tuffo nel fiume… nel pieno rispetto della natura il parco appare come per magia ad aprile e scompare a fine ottobre senza lasciare traccia, proponendo Zip Line, con teleferiche, ponti tibetani, slack lines e passaggi su roccia all’interno di una gola altrimenti inaccessibile, SUP (Stand UpPaddleboard) ed altre attività tipo yoga legati all’acqua e alla natura. Per le attività si consiglia la prenotazione, per un bagno si consiglia e basta.
Val di Lima Off Road è stato fondato da un gruppo di appassionati di fuori strada legati dall’amore per il nostro territorio. Con sede a Bagni di Lucca, nella frazione di San Cassiano di Controne propone escursioni guidate in Quad, E-bike, Enduro e Vespa, per gruppi battaglie di Paintball, alla scoperta di quella parte selvaggia della Toscana che sono le nostre montagne, per un esperienza indimenticabile.
RockOnda sono un gruppo di appassionati per gli sport fluviali che dal 2013
hanno trovato nelle acque del Torrente Lima, in località Cevoli,
il posto perfetto per dare sfogo a tale passione. Con guide certificate dalla Federazione Italiana Rafting potete scegliere tra vari
tipi di avventure sull’acqua: rafting, packrafting, torrentismo, kayak, river trekking.
Non sono gli unici a fare questo tipo
di attività sul nostro torrente, ma di loro ci fidiamo.
Il Parco del Levigliese si trova nel comune di
Fabbriche di Vergemoli ed offre adrenalina nel cuore della natura:
torrentismo, arrampicata, corsi di sopravvivenza, speleo-gite in grotte naturali, ed altre attività suggestive.
Vagli Park si trova nel cuore delle Apuane, a
Vagli Sotto , e propone una zip line unica: un volo di 1500 metri di lunghezza, ad un altezza di oltre 300 metri sul sottostante
lago di Vagli, ad una velocità massima di quasi 130 Km/h, da soli o in coppia, con tre differenti stili di volo
(free style, volo d’angelo o seduto). Il parco offre anche un ponte sospeso che attraversa il lago con al centro dieci metri di
camminamento in vetro, oltre a varie zone tematiche.
Le colline e le montagne intorno a noi offrono molte possibilità di passeggiate o vere e proprie escursioni per gli appassionati del trekking.
Per le Apuane si rimanda alla pagina dedicata, qui ci limitiamo ai dintorni di Bagni di Lucca e le sue montagne dell’appennino tosco-emiliano.
Partendo dall’agriturismo è possibile percorrere la
Via dell’Acqua, un anello di 5,8 Km che parte da Ponte a Serraglio, precisamente a
la Cova, sorgente di acqua termale sulla strada principale, ed ha come tema proprio le acque termali e le ville sparse lungo il percorso,
tra le quali merita una visita Villa Webb, sede del museo dell’impossibile.
Si arriva a la Villa per fare ritorno lungo il fiume.
Atro sentiero che parte dal medesimo posto è la Via del Grano, ma sale lungo una vecchia mulattiera fino a Granaiola (il cui nome è dovuto proprio alla coltivazione del grano) per girare sulle colline sopra il nostro agriturismo e riscendere a Fornoli. Le indicazione del percorso riportano tre spighe di grano, in totale è lungo 9 Km, ma si può intercettare a metà percorso proseguendo la strada sopra l’agriturismo seguendo le indicazioni bianco/rosse.
Per gli amanti della montagna invece consigliamo senza dubbio Prato Fiorito, che domina la zona della Controneria e di Bagni di Lucca, privo di vegetazione, uno spettacolo in primavera quando si copre di fiori colorati. Per i camminatori c’è solo l’imbarazzo della scelta: si può arrivare in auto fino a Foce al Lago (1103 m s.l.m.) e salire semplicemente fino in vetta al Monte Prato Fiorito (1297 m. s.l.m.), una camminata di un ora non difficoltosa. Per arrivare a Foce al Lago seguire indicazioni per Albereta, la strada negli ultimi chilometri è sterrata ma solitamente facilmente percorribile; Per i camminatori c’è solo l’imbarazzo della scelta: si può arrivare in auto fino a Foce al Lago (1103 m s.l.m.) e salire semplicemente fino in vetta al Monte Prato Fiorito (1297 m. s.l.m.), una camminata di un ora non difficoltosa. Per arrivare a Foce al Lago seguire indicazioni per Albereta, la strada negli ultimi chilometri è sterrata ma solitamente facilmente percorribile; Si può scegliere il percorso Alta Via del Pastori, con partenza e arrivo a San Cassiano di Controne, 1103 m s.l.m., uno sviluppo di circa 9,5 km e un dislivello di 800 m che permette di salire in vetta al Prato Fiorito percorrendo antiche mulattiere e suggestivi crinali erbosi utilizzati un tempo dai pastori. Lungo il sentiero si trovano 4 abbeveratoi, una piccola grotta, rocce erose dal carsismo ed un riparo di emergenza;
Dal vicino paese di Montefegatesi è invece possibile seguire il percorso
Sentiero degli Avi , di circa 12 km per un dislivello di circa 750m e permette di salire in vetta al
Monte Coronato (mt 1218) attraversando
una notevole varietà di ambienti suggestivi e da dove di può apprezzare un panorama a 360° dagli Appennini al mare.
Completa il percorso la visita alla affascinante zona dei Mulini di Montefegatesi, dove antichi ruderi, ruscelli e piccole cascate fanno tornare
alla memoria un tempo che fu.
Questi due percorsi non presentano difficoltà particolari e sono ben segnalati.
Da Foce al Lago si può scegliere anche, tra gli altri, il sentiero CAI 12, raggiungere il rifugio di
Fontana a Troghi o con una piccola deviazione (chiara ma non segnalata) giungere alla Torretta, un notevole pulpito panoramico sull'Orrido di Botri,
o il Monte Mosca.
Altro punto di partenza per molte passeggiate più o meno impegnative è Foce a Giovo,
il punto estremo della Val Fegana, sopra l’Orrido di Bostri al confine con la provincia di Modena. Di qui è possibile percorrere il sentiero CAI 00,
che in cresta sale sulla vetta dell’ Alpe Tre Potenze (1940 m s.l.m.) verso est,
sul Monte Rondinaio (1964 m s.l.m.) e
Monte Giovo (1951 m s.l.m.) verso ovest, il sentiero CAI 519 fino al piccolo
Lago Piatto e proseguire sul CAI 200 fino al Lago Nero, scendere,
sempre con il CAI 519 fino al Lago Santo Modenese...insomma per tutti i gusti.
Se interessati possiamo fornire cartine CAI ed informazioni.
L’Orrido di Botri è dal 1971 una riserva Naturale Statale di 286 ettari
al centro di un'Oasi di protezione della fauna,
istituita nel 1993 dalla Provincia di Lucca ed estesa su una superficie di circa 2.000 ettari, dove la caccia è completamente vietata.
Si tratta di una imponente gola calcareo molto stretta e con pareti a strapiombo, entro la quale scorrono le fredde acque del torrente Rio Pelago,
dominato dalle cime del monte Rondinaio e delle Tre Potenze che sfiorano i 2.000 metri di altezza.
Le visite all'interno dell'Orrido di Botri devono essere obbligatoriamente accompagnate da guide autorizzate, con un numero chiuso giornaliero,
su due tracciati di diversa difficoltà.
Per la tutela dell'ambiente naturale e per l'incolumità degli escursionisti, è percorribile solo nel periodo estivo e richiede comunque
un certo impegno per i frequenti guadi ed il fondo scivoloso; è obbligatorio I’uso di un casco protettivo, fornito sul luogo dalle guide
accompagnatrici, mentre si raccomandano calzature adeguate al tipo di escursione.
Le visite guidate partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola.
La prima cosa che vedrete arrivando a Lucca sono le sue mura, splendido esempio di architettura
per scopi difensivi. Quelle che oggi vediamo rappresentano l'ultima cerchia muraria costruita nell'arco dei secoli, realizzate nel periodo
rinascimentale. L'anello delle mura, lungo circa quattro chilometri è Interamente percorribile… magari noleggiando una bicicletta.
Detta anche la città delle cento chiese, da vedere il Duomo di San Martino,
le cui origini che risalgono al VI secolo e dove è conservata la famosa opera di Jacopo della Quercia: il sarcofago di Ilaria del Carretto.
La più famosa però è sicuramente La chiesa di San Michele in Foro, sorta nel
secolo VIII laddove era situato il "foro" di epoca romana.
Ma i simboli di Lucca sono La piazza del mercato o dell'anfiteatro,
costruita nell’antica struttura dell’Anfiteatro romano, e la
Torre Guinigi con il giardino e un enorme leccio sulla sua sommità.
Da vedere sono anche Palazzo Mansi, esempio di Domus Lucchese
(sviluppo in senso orizzontale della casa), e sede di un Museo e di una Pinacoteca; il Museo di villa Guinigi,
dimora patrizia del 600/700 e dove è possibile ammirare, tra gli altri, reperti archeologici risalenti all'epoca romana ed etrusca;
Palazzo Pfanner, costruito attorno al 1667, con un bellissimo giardino e
statue di epoca settecentesca, e dove si trova il Museo del Costume e delle Sete; la casa natale del maestro lucchese
Giacomo Puccini, dove il compositore vide la luce nel 1858, oggi un museo sede della Fondazione Puccini.
Sconsigliamo di entrare in città con l'auto se non per parcheggiare al parcheggio Mazzini
o al parcheggio Cittadella,
ma vi consigliamo il parcheggio Palatucci, fuori dalle mura ma a pochi minuti dal centro.
Nel territorio dei comuni di Lucca e di Capannori, si trovano oltre duecento ville storiche, costruite e ristrutturate tra il 1400 e 1800,
segno della ricchezza di molte famiglie lucchesi e del loro gusto artistico, rinascimentale, barocco e neoclassico, che caratterizzano gli edifici,
i parchi, i giardini e le fontane. Ne elenchiamo alcune, visitabili da aprile ai primi di novembre, per orari e costi consultare
villeepalazzilucchesi.it:
Villa Oliva a San Pancrazio fu costruita dalla famiglia Buonvisi nel 1400
ed è stata bombardata durante la II guerra mondiale. Riscostruita e restaurata dagli attuali proprietari è caratterizzata dal grandissimo portico
sul retro dell’edificio principale e un bellissimo giardino.
Poco distante c’è Villa Grabau, completamente arredata con mobilio e dipinti d'epoca ed è
circondata da un parco botanico di 9 ettari. Il nome deriva dall'ultima famiglia che ha acquistato la proprietà, Carolina von Grabau.
Villa Reale, a Marlia, è circondata da un ampio parco ed è il frutto degli
interventi nei secoli dei vari proprietari ma deve la sua attuale forma e dimensione ad Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone e principessa
di Lucca. In seguito divenne proprietà del re d’Italia, fino al 1923.
Villa Mansi a Segromigno in Monte risale al XVI secolo è sicuramente
una delle più rappresentative, con Villa Reale, della società dell'antica Repubblica Aristocratica di Lucca. Fu acquista dal marchese
Raffaello Mansi nel 1675 ed è rimasta a questa famiglia, all’epoca molto conosciuta in Europa nel campo della seta, fino al 2008.
E’ caratterizzata da un portico rialzato al quale si accede da due rampe di scale. Sulla facciata si nota il grigio della pietra nelle
parti strutturali e l'intonaco bianco-ocra, il tutto decorato da numerose statue, stemmi e cornici.
Villa Torrigiani a Camigliano e caratterizzata da un’imponente facciata
con aspetto trionfale, quasi teatrale, così come il parco che la circonda. Costruita nel 1500 deve il suo suntuoso aspetto attuale al restauro
fatto nel 1600 dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore di Lucca alla corte di Luigi XIV (Re Sole).
Ci sono molte altre ville da visitare, ma queste sono sicuramente le più belle e affascinanti.
Barga è una cittadina risalente all'età longobarda dell'alto medioevo
(VI-VIII sec) con un centro storico di particolare interesse architettonico, situata a quota 410 s.l.m. su uno sperone roccioso in posizione
suggestiva.
L'attuale struttura urbanistica del Castello di Barga ha l'assetto tipico del borgo medioevale protetto da una cinta muraria accessibile
da tre porte: Porta Reale, Porta Macchiaia e Porta di Borgo.
Nella parte più alta del castello domina il Duomo, costruito a più riprese dal sec. XI al XVI, esempio insigne dell'architettura romanica
in Valle del Serchio. Il grande prato che circonda il Duomo conserva nel nome di Arringo, il significato storico del luogo adibito alle assemblee
della comunità medievale. Il Palazzo Pretorio che chiude a nord il limite del grande prato e che fu residenza del Commissario di Firenze dal 1341
al 1859 è attualmente sede del Museo Civico.
Dal piazzale del Duomo, per un'ampia scalinata, si scende alla Chiesa del SS. Crocifisso, uno dei più antichi edifici religiosi esistenti nel
centro storico.
Da visitare anche il Teatro dei Differenti, costruito nel 1795, su uno precedente del 1689, e dove il 26 novembre 1911 il poeta Giovanni Pascoli
tenne, in questo teatro, il discorso "La Grande Proletaria s'è mossa", in occasione della guerra di Libia e della ripresa coloniale italiana.
Scendendo a Castelvecchio Pascoli si può visitare la casa di Giovanni Pascoli
nella quale il Poeta visse gli ultimi anni della sua vita e dove riposa nella adiacente cappella di famiglia, oggi museo a lui dedicato.
La Grotta del vento è situata al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane, vicino a
Fornovolasco, ed
è tra le grotte più complete d'Europa, presentando una straordinaria varietà di fenomeni che vengono illustrati con precisione e competenza da
esperte guide speleologiche. Comodi sentieri permettono di ammirare alla luce dei riflettori tutte le meraviglie del mondo sotterraneo:
dalle stalattiti e stalagmiti vive e brillanti, alle colate policrome, ai drappeggi d'alabastro, ai laghetti incrostati di cristalli,
ai corsi d'acqua sotterranei e alle bizzarre forme d'erosione.
Si può scegliere 3 itinerari tra cui il "primo" di un'ora ha un andamento pianeggiante
ed è quasi ovunque tappezzato da splendide concrezioni calcaree; il "secondo", di due ore, comprendente anche il primo, offre il fascino di vasti
ambienti percorsi da un piccolo fiume sotterraneo; il "terzo", di tre ore, consente la visita completa della grotta e percorre in tutta comodità
alcuni tratti perfettamente verticali.
La grotta è aperta ogni giorno dell'anno, eccetto il giorno di Natale, ma nel periodo invernale da novembre a marzo è possibile visitare
solo il primo itinerario.
Sulla strada per Fornovolasco, a circa 4 Km. da Gallicano, si consiglia di visitare l’ Eremo di Calomini, suggestivo complesso architettonico situato alla base di una grande parete strapiombante. Varcato il cancello e superata la foresteria, dove durante la stagione estiva è in funzione un ristorante, si giunge al porticato che orna la facciata del santuario. Dalla chiesa principale, riccamente addobbata in stile settecentesco, si accede all’antica sacrestia che, scavata nella roccia presumibilmente prima dell’anno 1000, fu probabilmente il nucleo originario del luogo di culto. È possibile visitare anche la vecchia cucina e le celle dei frati, anch’esse scavate come la sacrestia.
Castelnuovo è il capoluogo ed il cuore della Garfagnana.
La Rocca Ariostesca (dove soggiornò anche Ludovico Ariosto dal 1522 al 1525) domina la piazza principale e risale sicuramente al XIII secolo.
Intorno a questa si è sviluppata la cittadina attuale, sinceramente con poco altro da visitare.
Sulla strada per Piazza al Serchio, superato l'abitato di Villetta,
si può ammirare il ponte ferroviario in muratura più alto d'Europa che scavalca il fiume in vista della pittoresca chiesa di
Sambuca.
Si prosegue attraverso il comune di S. Romano, dominato dalla mole severa della
Fortezza delle Verrucole, sapientemente restaurata e dove grazie ad un piccolo tour guidato, oltre a panorami unici,
si può riscoprire usi, armi e costumi dell’epoca medievale: aperta da aprile ad ottobre soprattutto nel week end… ne vale la pena.
Poco distante vi segnaliamo il parco avventure Selva del Buffardello,
ingresso al parco gratuito per un piacevole pic-nic oltre a molti percorsi avventura per bambini da 100 cm di altezza e adulti.
Tra folti castagneti e prati punteggiati da macchie di conifere si arriva al
Parco dell'Orecchiella, riserva naturale dello Stato dove vivono in libertà cervi, daini, cinghiali e caprioli, ect:
sulla riva di un laghetto il "centro accoglienza" è dotato di ufficio informazioni e di una bella mostra permanente sugli aspetti naturalistici
del Parco. Poco distante si può visitare un interessante orto botanico.
Come alternativa consigliamo una visita al paese di San Pellegrino in Alpe
(1525 m s.l.m.), caratteristico paese diviso a metà: alcune case hanno il soggiorno in Toscana e la cucina in Emilia Romagna, il confine
tra le due regioni taglia non solo il paese ma anche i suoi edifici, così come il vicino Santuario dei Santi Pellegrino e Bianco.
Poco lontano il Passo delle Radici, principale centro sciistico della zona.
Tornando a valle si consiglia una sosta a Castiglione di Garfagnana,
paese di origine medievale dominato da un castello e completamente circondato da una cinta di mura con numerose opere di architettura militare.
A dividere la Garfagnana dalle spiagge della Garfagnana ci sono aspre ed incise montagne: le Alpi Apuane. Viste dal litorale della Versilia
salgono energiche a pochi chilometri dal mare sfiorando con più cime i 2000 m s.l.m., sono cosparse di oltre 2000 grotte
(oltre alla Grotta del Vento, per gli amanti del genere è sicuramente va visitare l’
Antro del Corchia, a Levigliani, sul versante a mare delle Apuane,
il più grande ambiente ipogeo conosciuto d’Italia) e cinque laghi tra cui vi segnaliamo il
Lago di Gramolazzo, unico balneabile e dove è possibile noleggiare barche e canoe e ci sono aree attrezzate per picnic.
Una menzione lo merita anche il Lago di Vagli, come il precedente
di natura artificiale in seguito allo sbarramento del torrente Edron nel 1948, con una diga alta 93 metri, che ha di conseguenza sommerso
il paese di Fabbriche di Careggine, che riemerge come per magia negli anni di svuotamento del bacino per lavori di manutenzione.
Poco più in alto di Vagli merita invece sicuramente una visita Campocatino,
un piccolo villaggio a 1000 m s.l.m., oasi naturalistica della LUPI, all’interno di un bacino di origine glaciale costituito da piccole abitazioni
pastorali, dette “caselli”, interamente realizzate in pietra, circondate da ampi spazi verdi… sembra un set cinematografico.
Un rifugio offre la possibilità di mangiare e dal paese partono vari sentieri da trekking nel cuore delle Apuane.
Un altro itinerario per conoscere le Apuane è quello che partendo da Castelnuovo Garfagnana, sulla Strada Provinciale 13, attraversa letteralmente le montagne fino al mare. Lungo la strada è doveroso fermarsi ad Isola Santa, un caratteristico borgo sulle sponde di un piccolo lago artificiale anch’esso parzialmente sommerso, oggi recuperato, con un ristorante, nelle sue antiche sembianze risalenti al XII secolo, quando era un paese di sosta per i viandanti sull’impervio tragitto tra la Garfagnana e la Versilia.
Si continua sulla strada provinciale e poco dopo vi consigliamo una sosta alle Marmitte dei Giganti,
ai piedi del Monte Sumbra. Si tratta di cavità semisferiche levigate nelle rocce calcaree dalla lenta abrasione dei materiali detritici in corrispondenza
di mulinelli d'acqua del torrente Turrite Secca, dove l’acqua scorre impetuosa ma solo in seguito a piogge abbondanti, comuni sulle Apuane.
Un chilometro dopo si trova la cava Henraux, una delle molte cave del famoso marmo
bianco di Carrara oggi abbandonata.
Poco dopo la strada si divide ai piedi del Monte Altissimo: verso sud si scende a Seravezza e poi Forte dei Marmi (vedi VERSILIA) dopo aver
attraversato il Passo del Cipollaio (800 m s.l.m.) l’altra, verso Arni,
valica invece il Passo del Vestito (1150 m s.l.m.) da dove è possibile
scorgere il mare con un panorama mozzafiato. Questa strada scende a Massa.
Le Apuane sono affascinanti, ma, vista la loro morfologia irta ed aspra, sconsigliamo di addentrarsi troppo se non si è esperti:
ogni anno queste montagne sono causa di numerosi incidenti, più o meno gravi.
La Versilia comprende tutto la fascia costiera della Provincia di Lucca, delimitata dal mar Tirreno ad ovest e dalle Alpi Apuane a est.
Le spiagge della Versilia sono rinomate per essere ampie e sabbiose, ben attrezzate (ma con poco spazio alle spiagge libere),
la villeggiatura e la vita mondana hanno reso la Versilia celebre anche nei film.
Il simbolo ne è Forte dei Marmi, sicuramente la più famosa delle località
costiere versiliesi, nonché la più costosa con boutique di lusso e ristoranti molto ricercati.
Pochi chilometri verso l’interno Pietrasanta è invece la più storica, con una storia
legata al marmo che l’ha portata ad essere scelta da molti artisti, con una bella piazza dominata dal Duomo di San Martino del XIV secolo.
Da Marina di Pietrasanta, scendendo verso sud si trova Lido di Camaiore
e Viareggio, caratterizzate dall’ampio lungomare che li unisce, un susseguirsi di bagni,
ristoranti e negozi per quasi 5 Km. Al centro di Viareggio una grande pineta da rinfresco nelle calde estati con giochi e altre attività.
Il paese più a sud è invece Torre del Lago Puccini, posto tra il mare e il
Lago di Massaciuccoli, dal quale prende il nome, a cui nel 1938 fu aggiunto quello del compositore Giacomo Puccini, che qui visse e compose molte
delle sue opere liriche. La sua residenza, Villa Puccini, sul lago di
Massaciuccoli, è visitabile ed è meta di turisti ed appassionati di lirica provenienti da tutto il mondo ed ospita la tomba dell’artista.
Personalmente se dobbiamo consigliarvi un posto per trascorrere una giornata sul mare la risposta è
Marina di Vecchiano, al confine con la provincia di Pisa, nel cuore del Parco Naturale di San Rossore, unica parte della costa non ancora
contaminata dal turismo di smassa (anche se nei week end di alta stagione è comunque affollata), dove la spiaggia attrezzata e servizi sono
una piccola parte rispetto alla spiaggia libera, ancora “selvaggia”.
Il ponte sospeso delle Ferriere è una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra Mammiano Basso e Popiglio nel comune di San Marcello Piteglio. È realizzato con strutture che appoggiano su quattro cavi di acciaio mantenuti in tensione; misura 227 metri di lunghezza, 36 metri di altezza massima sull'alveo del fiume e 80 centimetri di larghezza. Nel 1990 è stato inserito nel Guinness dei primati che lo annoverava come “il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo”. Dal 2006 il record è detenuto dal ponte sospeso Kokonoe Yume in Giappone.
Inaugurato nel giugno del 1923, fu costruito seguendo l'idea di Vincenzo Douglas Scotti, conte di San Giorgio della Scala, direttore del laminatoio di Mammiano Basso della Società metallurgica italiana. Esso sarebbe servito a permettere il passaggio degli operai che da Popiglio si dovevano recare a lavorare nelle fabbriche situate sul versante opposto: senza una struttura del genere, infatti, gli operai avrebbero dovuto percorrere a piedi circa 6 chilometri per raggiungere il posto di lavoro. L'opera, che ha perso la sua funzione originale, ha subito nel corso degli anni importanti lavori di manutenzione e di consolidamento. Gli ultimi, che risalgono all'anno 2004, hanno permesso di mettere in sicurezza il ponte rendendolo più stabile e resistente attraverso la completa sostituzione dei cavi, dei tiranti laterali, delle passerelle e delle protezioni, con materiale più resistente e leggero.
La fama del paese di Collodi è dovuta essenzialmente al nome di Carlo Lorenzini, autore della favola dii Pinocchio. Di questo piccolo paese era originaria la madre, cameriera presso la famiglia Garzoni, e qui lo scrittore visse gran parte dell’infanzia, scegliendo lo pseudonimo di Carlo Collodi. L’antico paese, posto in provincia Pistoia, a Pescia, ha origini del XII secolo ed è caratterizzato dall’imponente Villa Garzoni, in uno stile tipico delle ville lucchesi. Alle porte del paese stesso, al quale un tempo si accedeva solamente da due stradine lastricate che passavano all'entrata principale del palazzo, si inerpica su una collina con un bellissimo giardino all’italiana, con statue e giochi d’acqua. Il complesso architettonico di Collodi e della villa si è fortunatamente mantenuto inalterato da secoli e permette ancora oggi di assaporare un'atmosfera di altri tempi.
All’interno del parco potete visitare anche la Casa delle Farfalle, abitata da centinaia di farfalle originarie delle zone tropicali o equatoriali,
tra le più grandi e colorate, libere di volare in un giardino tropicale, lussureggiante di piante, fiori e frutti grazie alla perfetta ricostruzione
dell’ambiente di origine.
Nella antistante valle nel 1956 è stato realizzato il parco commemorativo di Pinocchio, un insieme di
sculture e opere che celebrano la famosa fiaba. Onestamente avrebbe bisogno di un rinnovamento, ma è anche vero che è un parco tematico,
non è il consueto parco di divertimenti, e ultimamente è stato aggiunta una piccola area adventure per bambini.
Pisa ha un complesso monumentale tra i più famosi al mondo:
la Piazza dei Miracoli, così definita da D’annunzio, con la Cattedrale, il Battistero, il Camposanto Monumentale e il Campanile,
la famosa Torre Pendente. Questi gioielli del Romanico Pisano sono stati arricchiti attraverso i secoli dalle opere di Nicola e Giovanni Pisano,
Cimabue, Taddeo Gaddi, Benozzo Bozzoli, Andrea del Sarto, Giambologna e altri famosi artisti.
La Cattedrale, cominciata nel 1063, presenta esternamente ricchissime decorazione con marmi multicolori, mosaici e numerosi oggetti di bronzo,
con archi a profilo acuto di influenza musulmana. L'interno è rivestito di marmi bianchi e neri, ha un soffitto a cassettoni dorati e alcuni
affreschi, ampiamente ridecorato dopo l'incendio che la devasto nel 1595. L'edificio, come la torre, è sprofondato nel suolo già durante la
costruzione, come visibile dalle differenze di livello tra le navate interne.
Il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, di fronte alla facciata ovest del Duomo, fu iniziato a metà del XII secolo ma rimase incompiuto
fino al XIV secolo. È il più grande battistero in Italia con una circonferenza di 107.25 m. L'interno, sorprendentemente semplice e privo
di decorazioni, ha inoltre una eccezionale acustica famosa nel mondo.
Il Camposanto si trova al limite nord della Piazza, fu iniziato nel 1278 ma completato solo nel 1464 ed è praticamente un cimitero coperto.
Nel 1944 l’incendio seguito ad una bomba alleata fece crollare il tetto arrecando ingenti danni ai molti affreschi ed opere custoditevi.
Il Campanile, o torre campanaria, è probabilmente la torre più famosa del mondo: iniziata nel 1173, cominciò a inclinarsi prima che fosse
completato il terzo ordine (1274). La costruzione continuò comunque cercando di correggere l’inclinazione e terminata nel 1350, quando fu ultimata
la cella campanaria e le sette campane. L'altezza è di circa 56 m, la pendenza di circa 5 m rispetto alla verticale. In seguito ai restauri
della fine del Novecento, che ne hanno assestato la pendenza, è stata riaperta al pubblico (vietato ai minori di 10 anni).
Il prezzo del biglietto oggettivamente caro.
A Pisa vale la pena visitare anche Piazza dei Cavalieri, ristrutturata dai Medici nel XVI sec. ad opera di Giorgio Vasari: il Palazzo
Della Carovana trasformato da Napoleone Bonaparte in sede della Scuola Normale Superiore, la chiesa di S. Stefano dei Cavalieri e la Torre
della Fame dove fu rinchiuso il Conte Ugolino della Gherardesca.
Oggettivamente non molto curata nella restante parte della città, meritano una visita i Lungarni, sulle rive dell’Arno,
camminando sotto gli archi di Borgo Stretto per poi ammirare la Chiesa di San Michele, la chiesetta di Santa Maria della Spina, i palazzi
nobiliari e le strutture delle antiche case-torri, i ponti e la Cittadella con la sua torre guelfa.
Per raggiungere Pisa in Auto consigliamo la S.S. n. 12, che, oltre ad essere la più corta, attraversato
il Foro, la cosiddetta galleria che divide le Province di Lucca e Pisa, offre un bellissimo panorama sulla città e dintorni.
Come non consigliare una visita a Firenze, capoluogo della Regione Toscana
e una tra le più importanti città d’arte del mondo. Un giorno non è sicuramente sufficiente per apprezzare tutte le sue bellezze, ma vi forniamo
comunque un elenco delle maggiori attrattive.
Santa Maria del Fiore, Il Duomo di Firenze, è il simbolo del Rinascimento italiano e la quarta chiesa più grande del mondo, e la cui la cupola,
completata dall'architetto e scultore Filippo Brunelleschi nel 1436 è stata poi completamente affrescata dal Vasari e dallo Zuccai.
E’ possibile salire sulla cima del duomo per godere un bellissimo panorama della città. Alla destra della Cattedrale si erge il Campanile,
progettato da Giotto nel 1334.
Di fronte al Duomo, il Battistero di San Giovanni del 1128, in stile romanico fiorentino, rivestito in marmo bianco e verde.
Nel Museo dell’Opera del Duomo si conservano opere d'arte provenienti da S. Maria del Fiore, dal Battistero e dal Campanile, fra cui opere
di Michelangelo (Pietà), Donatello (la Maddalena, la Cantoria), Arnolfo di Cambio (Bonifacio VIII), Luca della Robbia (Cantoria).
Palazzo Vecchio, è uno dei simboli di Firenze, realizzato nel secolo XIV, un impressionante figura su Piazza della Signoria,
il centro della vita politica e sociale della città da secoli, senza dubbio la più bella piazza di Firenze. L'ingresso principale di palazzo
Vecchio è vicino alla Loggia dei lanzi, costruita tra 1376 e 1382 per ospitare le assemblee del popolo e cerimonie pubbliche.
La Galleria degli Uffizi a Firenze ospita la più importante collezione d'arte al mondo.
L'edificio, che si trova in Piazza della Signoria vicino al fiume Arno, fu disegnato nel secolo XVI dal pittore e architetto Giorgio Vasari
per ospitare gli uffici del governo (Uffizi), e si trasformò nella galleria d'arte dei Medici nel 1737. Alcuni degli straordinari capolavori
disposti nelle 45 sale e corridori includono "La Nascita di Venere" e "La Primavera" di Botticelli, "L'Annunciazione" di Leonardo,
oltre ad affreschi di Giotto, Tiziano, Tintoretto e Raffaello. Periodi posteriori sono rappresentati da Caravaggio, Van Dyck e Rembrandt,
e ci sono anche molte antichità, sculture, dipinti e stampe in mostra. Si consiglia di prenotare il biglietto online con anticipo.
Altro simbolo della città, è Ponte Vecchio, il più antico ponte sull’Arno della città, struttura con tre archi di pietra la cui parte superiore,
chiamata Corridoio vasariano, fu disegnato da Vasari per unire Palazzo Vecchio e la galleria degli Uffizi a Palazzo Pitti;
oggi è una bellissima galleria d'arte.
Palazzo Pitti, si dice progettato dal Brunelleschi, è sempre stato uno dei palazzi “reali” di Firenze. Oggi, il palazzo e i giardini di Boboli
ospitano alcuni dei musei fiorentini più importanti. Nel primo piano, c'è la Galleria Palatina, al piano terra e il mezzanine c'è il Museo degli
Argenti, e la galleria d'Arte Moderna. Nella vicina Palazzina del cavaliere nella parte superiore dei giardini di Boboli, si trova la Galleria
del Costume.
Tra le molte chiese di Firenze Meritano una citazione: Santa Croce, la più grande chiesa francescana a Firenze, la cui costruzione ebbe inizio
nel 1295 e fu completata nel 1442; Santa Maria Novella, iniziata nel 1246 sul posto dove nel secolo X si trovava l'oratorio di Santa Maria delle
Vigne; San Lorenzo, la cui vecchia sagrestia fu disegnata dal Brunelleschi per distinguerla dalla nuova costruita nel secolo XVI nella stessa
chiesa da Michelangelo; Santo Spirito, sul lato sinistro dell'Arno, il cui interno è veramente ricco di opere d’arte.
Per arrivare a Firenze il nostro consiglio è il treno, ma anche in macchina, parcheggiando nel grande parcheggio sotterraneo di Santa Maria Novella,
la stazione centrale… di lì in pochi minuti si può visitare le cose più interessanti... tranne
Piazzale Michelangelo , più che una piazza una vera e propria terrazza panoramica sulla città realizzata ai tempi in cui Firenze era capitale d’Italia, raggiungibile in auto o con mezzi pubblici.